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Manuale di buone pratiche per lo studio, il monitoraggio e la gestione delle spiagge della Sardegna

Manuale di buone pratiche per lo studio, il monitoraggio e la gestione delle spiagge della Sardegna

Di Sandro De Muro, Giovanni De Falco

Prefazione di Antonio Brambati

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ISBN
978-88-8467-953-6
Editore
Cuec
Co-edizione
-
Genere
Saggistica
Materia
Scienze fisiche e naturali, antroposofia
Collana
University press / scienze costiere e marine n° 2
Edizione
- dicembre 2015
Supporto
Cartaceo
Pagine
100
Rilegatura
Brossura e incollato
Dimensione
15 x 21 cm
N° volumi
1
Illustrato
Lingua di pubblicazione
Italiano
Lingua originale
-
Lingua a fronte
-
Allegato
-
Scolastico
No
Disponibilità
In commercio
Distribuzione
Prezzo
13,00 €

Questo Manuale o meglio questa ´Guida alle buone pratiche" distingue ed enfatizza quelle buone da quelle cattive, centrando e fornendo un contributo di facile lettura ed interpretazione, utile a chi deve decidere l´uso e la gestione delle spiagge, con l´obbiettivo principe di "spostare le attività produttive ai di fuori del sistema spiaggia" per preservare la naturalità dei luoghi a beneficio di tutti. Nello specifico il Manuale nasce da una lunga esperienza di ricerca sulle spiagge della Sardegna e, seppure marginalmente, della Corssica, ma la generalità dei contenuti e delle raccomandazioni consente che lo si possa estendere a tutte le spiagge. Un impegno rilevante, se si considera che queste ricerche sono state affrontate con approccio multidisciplinare, spesso l´espressione di indagini stagionali corredate da indagini composizionali e da ricerche morfologiche e sedimentologiche che si estendono ben al di là della spiaggia sommersa, sino alla piattaforma continentale da un lato, e nell´immediato retroterra dall´altro. Queste ricerche hanno messo soprattutto in evidenza che la vita di una spiaggia è spesso accompagnata da cicli erosivi e deposizionali che vanno interpretati, di cui bisogna conoscere in modo approfondito durata ed intensità prima di intraprendere iniziative di tutela o/e difesa che potrebbero mostrarsi negative nel lungo periodo e causa, pertanto, di dissesti irreversibili.

Dalla prefazione di Antonio Brambati